Gli sono arrivati apprezzamenti dal sindaco Filippo Mario Stirati e c’è chi pensa di scrivere al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, proponendolo per il titolo di cavaliere al merito, con le più disparate reazioni di ammirazione sui social dopo che ha fatto il giro del web la notizia anticipata dal Messaggero. Così ha deciso di uscire allo scoperto Simone Zaccagni, il quarantaquattrenne maestro che ha salvato la vita al bambino di 9 anni in preda al soffocamento con un principio di cianosi per l’ostruzione di un tarallo mentre stava facendo colazione in classe all’Edificio Scolastico di via Perugina. L’insegnante, che è anche giornalista e scrittore, è stato bravissimo ad attuare la manovra di Heimlich, così chiamata dal medico statunitense Henry Heimlich che per primo la descrisse nel 1974. All’inizio ha chiesto di soprassedere sull’identità: “Non è importante chi l’abbia fatto, ma è necessario far capire che in certi frangenti la giusta formazione può salvare una vita. Ho fatto il mio dovere”.
Poi il suo nome è girato. Non chiamatelo eroe, non ci si sente e neanche vuole. La sua preoccupazione era risolvere il problema quando la collega che stava nella classe accanto ha assistito il bambino chiedendo agli altri di correre ad avvertirlo. A quel punto Zaccagni si è precipitato ricordandosi come funzionava la manovra. Ha quindi usato mani e braccia per esercitare una serie di rapide e profonde pressioni sull’area addominale, tra sterno e ombelico, dirigendo la spinta verso l’alto in modo da comprimere il diaframma. Ciò ha provocato la compressione dei polmoni, esercitando una spinta pneumatica su quanto ostruiva la trachea, in modo da provocarne l’espulsione con un potente artificiale colpo di tosse.
“L’episodio – ha detto Stirati – ha riportato all’attenzione un aspetto fondamentale come la formazione di docenti e personale scolastico in tema di sicurezza. Va dato merito al maestro che ha avuto prontezza, freddezza e abilità di eseguire la manovra. Il suo gesto conferma che avere un’adeguata formazione e specifiche conoscenze in certe situazioni può davvero salvare vite. Anche per questo nel tempo, grazie all’impegno della Protezione Civile e di diverse associazioni, abbiamo promosso attività di sensibilizzazione e formazione”.
Il sindaco ha rimarcato che «quando capitano certe situazioni non c’è tempo né per chiamare i soccorsi né per attendere il supporto di un medico, perciò lavoriamo affinché il personale scolastico sia formato nel saper eseguire la procedura d’emergenza di disostruzione delle vie aeree. Credo che le persone coinvolte nella cura dei bambini debbano saper gestire l’emergenza, così che si possano sempre raccontare storie a lieto fine come stavolta».
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